La passione per il foulard che non sapevi di avere

Così come per le scarpe ed i vestiti esistono infiniti foulard: possibilità diverse di colori, pattern, griffe e stoffe... ma un solo foulard saprà comunicare la nostra personalità più di tutti gli altri. 

Un foulard parla di te 

Il foulard è un accessorio insostituibile, per questo non passerà mai di moda. È utile e non solo. Di certo, dal punto di vista pratico, avere un foulard in borsa potrebbe fare la differenza se  improvvisamente dovesse fare freddo, ma è anche un accessorio che può comunicare molto. Un oggetto semplice che con i suoi dettagli parla di noi. Questo concetto è talmente forte che l’industria della moda ne ha prodotto una serie infinita e credo non si fermerà. Inseguendo lo stile di ogni decennio i foulard sono stati anche supporto di stampe e disegni meravigliosi, ma tornando alle origini -  come già abbiamo visto in questo articolo - il primo ad accorgersi che oltre ad essere utile, l'accessorio si poteva trasformare in veicolo del proprio brand è stato E.M. Hermès. Nel 1937 Robert Dumas socio e genero di Emile Maurice Hermès propose di personalizzare i loro foulard in seta come se fossero quadri da realizzare.

Il foulard che riconosci 

In seguito e soprattutto negli anni '50 del novecento, molte case di moda hanno prodotto il "proprio" foulard. Le caratteristiche che li accomunano sono: le misure, il tessuto che deve essere pregiato e naturale, le stampe originali, il logo. Di certo Hermès, ha lanciato un genere di stampa fra i più imitati, quello che riporta i disegni di bardature e finimenti da cavallo, aprendo la strada alla fantasia di altri stilisti e case di moda. Nel tempo il foulard è diventato  l'accessorio "griffato" accessibile a tutti. C'è chi non ha perso l'occasione poi, di collezionarli come fossero edizioni d'arte. Robert Dumas aveva avuto quindi la giusta intuizione...

Un foulard: infinite possibilità 

Dal 1937 ad oggi  infiniti sono i pattern e le tipologie di soggetti riprodotti sul classico formato 90 per 90. Cavalli e finiture per Hermès, Toile de jouy in  b/n per Dior, Emilio Pucci con le sue stampe psichedeliche degli anni '70, le bordature verdi e rosse di Gucci... questi sono solo i primi esempi che mi affiorano alla mente. I soggetti  nei colori e nelle fantasie più disparate oltre alle stampe geometriche o maschili,  abbondano di animali, da compagnia esotici e di fantasia. Soggetti infiniti floreali che si prestano a caleidoscopici giochi.

Oggi è diffusa e apprezzata anche l'ironia con stampe artistiche e surreali. Inutile dire che il mio preferito è azzurro guado, delicato e prezioso ma anche i foulard vintage o le stampe anni '20 Liberty London mi piacciono da impazzire!